La cartomanzia è una pratica antica che coinvolge l’uso dei Tarocchi per ottenere informazioni e risposte riguardanti il futuro e gli aspetti della vita di una persona. Il Cartomante YORUBA’.

Tra tutti i metodi divinatori, quello dei Tarocchi è forse il più approfondito, famoso e, talvolta, anche temuto.
L’origine dei Tarocchi si perde nella notte dei tempi, rimane oscura. Per alcuni provengono dalla Cina, per altri dall’antico Egitto, dalla Cabala o dall’Alchimia.
Sebbene siamo spesso abituati a pensare a queste carte associandole a sedicenti indovini di strada, i Tarocchi costituiscono uno strumento potente, da maneggiare con cura e saggezza. E’ innegabile l’energia che emanano, la potenza che trapela dai simboli riportati su carta, ma questi non devono spaventarci, bensì spronarci a conoscerli meglio. Il tipo di approccio che bisogna avere con i Tarocchi è di rispetto, innanzitutto, ma anche di umiltà e introspezione. Sì, perché leggere i tarocchi non significa semplicemente sbirciare nel futuro di un amico: significa entrare in contatto con la propria anima e quella altrui, affrontare le proprie paure a testa alta, saper guardare alla realtà delle cose con umiltà ed essere pronti a percorrere un cammino di crescita personale e spirituale.
I Tarocchi ci insegnano a immaginare nel modo giusto, con l’aiuto di un autentico alfabeto dell’immaginazione. La difficoltà nell’impararli sta nel fatto che siamo ormai disabituati a immaginare e a leggere e a decifrare i simboli, la nostra anima ha disimparato, ed ecco che quindi dobbiamo riappropriarci di questo linguaggio arcano e nascosto. Con i Tarocchi non ci si improvvisa indovini, anche se si è dotati di facoltà divinatorie innate, poiché esse rendono servizi autentici soltanto quando vengono coltivate. La divinazione è un’arte che ha le sue regole come ogni altra arte, e se i Tarocchi devono essere lo strumento di tale arte, è indispensabile che questo strumento delicato sia maneggiato da un artista.
I Tarocchi sono composti da settantotto carte, suddivise in due categorie; la prima è composta da ventidue carte chiamate Arcani Maggiori (dette anche Trionfi o Energie), la seconda comprende le rimanenti cinquantasei carte, chiamate Arcani Minori. Questa seconda categoria si divide in quattro serie, o Semi, di quattordici carte ciascuna. Gli emblemi distintivi delle serie sono: Bastoni, Coppe, Spade e Denari. Ogni serie comprende dieci carte numerali, a partire dall’Asso (numero Uno) fino a Dieci, più quattro figure: Re, Regina, Cavaliere e Fante.
Il termine arcano viene usato per indicare un segreto di grande importanza, oppure un mistero, qualcosa di occulto e difficilmente conoscibile. Per questo motivo le carte dei Tarocchi sono definite “Arcani”: le loro misteriose figure nascondono infiniti significati simbolici.